La lettera a Vittorio Amedeo

Riportiamo di seguito, dietro autorizzazzione dell'Archivio di Stato di Cagliari, la scansione della lettera inviata dal Governatore di Sassari Gavino (o Antioco, sono attestati entrambi i nomi) Santuccio al re di Sardegna Vittorio Amedeo III.



La scelta di pubblicazione di un documento tra le risorse fornite dall'archivio è ricaduta su questa lettera in quanto essa fu, in un certo senso, il primo di una vorticosa e drammatica serie di avvenimenti che di lì a pochi mesi avrebbe precipitato la Sardegna nella guerra civile prima e nella repressione oscurantista poi.

Per la cronaca, in questa famigerata lettera il Governatore di Sassari puntava il dito contro il partito dei novatori, che teneva le briglie della politica stamentaria, reo additittura di aver invocato l'intervento armato della Francia in Sardegna. L'atto d'accusa, che gli storici ritengono probabilmente, seppur con qualche riserva, infondato, fu consegnato al re senza che il viceré venisse consultato, e sempre senza l'autorizzazione di quest'ultimo venne allertato il viceré della Corsica Elliot. Questo atto secessionista e oltraggioso da parte del Governatore di Sassari spinse probabilmente Vivalda ancor di più su posizioni filo-stamentarie.

Da notare come, nell'intestazione, a Vittorio Amedeo vengano attribuiti anche i titoli di Re di Cipro e Gerusalemme, puramente nominali, di cui i Duchi della Savoia si erano sempre fregiati sin dalla metà del XV secolo (Carlo I di Savoia).

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